Racconto: Oscuritŕ, Chospo

Un piccolo racconto scritto da un mio amico che ama molto scrivere.
Spero che via farŕ divertire, buona lettura.



Io sono una creatura dell'oscuritŕ. Nelle notti di temporale salgo sul tetto,
squarcio la quiete urlando, cercando il fulmine in grado di scuotermi le membra; in grado di strapparmi dall'inverno che si stende tranquillo su tutto il mio cuore. Talvolta la scarica mi colpisce: qualcosa di sconosciuto mi passa attraverso, mi scuote da parte a parte, mi esalta a tal punto da gridare alla rinascita.
Ma non č altro che l'illusione di un entusiasmo morto ancor prima che possa comprenderlo. Il gelo mi stringe di nuovo tra le sue spire, di nuovo mi ingabbia nell'indifferenza piů totale: sono distante, distaccato, incapace di credere, di sposare anche solo una causa.
Cosě mi ritrovo a dovermi sfogare, ad emulare, a fingere d'abbracciare la passione per l'odio gratuito, per l'intolleranza a priori: con uno scatto mi alzo da tavola, sbatto i pugni facendo tremare piů di un bicchiere, e percuotendo la tovaglia grido: "No! No! No Mamma! Io aborro il gelato! I dolci mi schifano in massimo grado! Come ti sei permessa d'offrirmene uno?

Autore: Chospo